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 INNO DEI LAVORATORI
  
                              
                          Su fratelli, su compagnesu, venite in fitta schiera:
 sulla libera bandiera
 splende il sol dell'avvenir.
 
 Nelle pene e nell'insulto
 ci stringeremo in mutuo patto,
 la gran causa del riscatto
 niun di noi vorrà tradir.
 
 Il riscatto del lavoro
 dei suoi figli opra sarà:
 o vivremo del lavoro
 o pugnando si morrà.
 
 La risaia e la miniera
 ci han fiaccati ad ogni stento,
 come i bruti d'un armento
 siam sfruttati dai signor.
 
 I signor per cui pugnammo
 ci han rubato il nostro pane,
 ci han promessa una dimane:
 la diman si aspetta ancor.
 
 Il riscatto del lavoro...
 
 L'esecrato capitale
 nelle macchine ci schiaccia,
 l'altrui solco queste braccia
 son dannate a fecondar.
 
 Lo strumento del lavoro
 nelle mani dei redenti
 spenga gli odii e fra le genti
 chiami il dritto a trionfar.
 
 Il riscatto del lavoro...
 
 Se divisi siam canaglia,
 stretti in fascio siam potenti;
 sono il nerbo delle genti
 quei che han braccio e che han cor.
 
 Ogni cosa è sudor nostro,
 noi disfar, rifar possiamo;
 la consegna sia: sorgiamo,
 troppo lungo fu il dolor.
 
 Il riscatto del lavoro...
 
 Maledetto chi gavazza
 nell'ebbrezza e nei festini,
 fin che i giorni un uom trascini
 senza pane e senza amor.
 
 Maledetto chi non geme
 dello scempio dei fratelli,
 chi di pace ne favelli
 sotto il piè dell'oppressor.
 
 Il riscatto del lavoro...
 
 I
              confini scellerati
 cancelliam dagli emisferi:
 i nemici, gli stranieri
 non son lungi ma son qui.
 
 Guerra al regno della guerra,
 morte al regno della morte;
 contro il dritto del più forte,
 forza amici, è giunto il dì.
 
 Il
              riscatto del lavoro...
 
 O sorelle di fatica,
 o consorti negli affanni
 che ai negrieri, che ai tiranni
 deste il sangue e la beltà.
 
 Agli
              imbelli, ai proni al giogo
 mai non splenda il vostro riso:
 un esercito diviso la vittoria non corrà.
 
 Il riscatto del lavoro...
 
 Se eguaglianza non è frode,
 fratellanza un'ironia,
 se pugnar non fu follia
 per la santa libertà:
 
 su fratelli, su compagne,
 tutti i poveri son servi:
 cogli ignavi e coi protervi
 il transigere è viltà.
 
 Il riscatto del lavoro...
 
 (Galli - Turati)
   
                        
                       
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