Inno
della rivolta
L.
Molinari ,1904
Nel
fosco fin del secolo morente, sull'orizzonte cupo
e desolato,
già spunta l'alba minacciosamente del dì fatato.
Urlan l'odio, la fame ed il dolore da mille e mille facce
ischeletrite ed urla col suo schianto redentore la dinamite.
Siam pronti e dal selciato d'ogni via, spettri macàbri del
momento estremo, sul labbro il nome santo d'Anarchia, Insorgeremo.
Per le vittime tutte invendicate, là nel fragor dell'epico
rimbombo, compenseremo sulle barricate piombo con piombo.
E noi cadrem in un fulgor di gloria, schiudendo all'avvenir
novella via:
dal sangue spunterà la nuova istoria de l'Anarchia
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